Translate

giovedì 4 settembre 2014

Yucatan e Chiapas

Yucatan e Chiapas
La penisola dello Yucatan è ormai una meta del turismo mondiale  e si nota;   (non a caso ci sono almeno 3 aeroporti a pochi Km di distanza l’uno dall’altro) con la presenza di belle spiagge molto frequentate e siti precolombiani molto importanti come Chicken Itza  

 





Nella foto sopra notare un piccolo "rettile" poggiato sulla pietra e quasi mimetizzato con essa.



ulteriore interessante sito archeologico precolombiano, di antichissima data immerso nella foresta tropicale (ma lo era anche anticamente?) pieno di fascino e caratterizzato dalla massiccia presenza di venditori all’interno dei sentieri percorsi… è sintomo di invasione e quindi da considerare negativo oppure diventa una colorazione delle grigie pietre?

La tomba della Regina 




Mercanzie colorate


è la città piu importante ma non capitale del Chiapas    
cittadina con un interessante e grazioso centro storico e in cui si respira una bella atmosfera.







Molto caratteristiche le donne di popolazioni locali che invadono letteralmente il centro storico vendendo di tutto, con un nugolo di marmocchi appresso (se molto piccoli, addirittura a loro appesi con coloratissimi mantelli) che svolgono contemporaneamente il ruolo di venditrici e di madri.

Assistiamo anche ad un emozionante spettacolo teatrale Pakal ambientato a Palenque in epoca precolombiana, molto coinvolgente e con un uso molto attento di tecnologia digitale, con video, testi sovraimpressi, musiche ed attori recitanti con il proprio corpo in modo coinvolgente, si potrebbe dire in sintesi tecnologia al servizio della rappresentazione  corporea. Un omaggio al TEATRO e noi vogliamo omaggiare chi lo rende possibile.





Ma a San Cristobal la giornata non è ancora finita... un incontro come tanti altri che da casuali diventano interessanti ed il viaggio così si arricchisce ulteriormente.
Siamo fermati per un’intervista (in ambito scolastico) sull’interesse per i luoghi turistici del Chiapas da tre studenti, Francisco, Javier e Rogelio Alejunaro, del Colegio de Estudios Cientificos y Tecnologicos del Estado de Chiapas, che si dimostrano molto attenti, gentilissimi nel chiarirci alcuni termini che non comprendiamo e molto professionali. Ci complimentiamo con loro, (e li segnaliamo, ove ce ne fosse bisogno , ai loro insegnanti, e li esortiamo a continuare la loro vita scolastica futura, con lo stesso impegno ed interesse che hanno mostrato verso l’intervista. Ad majora !!.





QUASI UN POST SCRIPTUM....
Quando da Merida arriviamo a Palenque con aereo più bus e per San Cristobal, percorriamo in autobus la ruta maya, strada ricca di vegetazione lussureggiante e varia a cui si contrappongono baracche e costruzioni fatiscenti. I percorsi in bus sono blindati. Addirittura, le soste vengono effettuate in recinti chiusi, in cui sono piccoli negozi di alimentari ed i bagni. Ma quello che ci ha colpito particolarmente è che sulla ruta maya siamo bloccati da un gruppo di manifestanti contro la riforma agraria, che bloccano entrambi i lati della strada con pezzi di legno in cui sono conficcati chiodi, che spostano se decidono di farti passare. 






In realtà scopriamo poi che vogliono solo un passaggio, ma ci stupisce il modo violento con cui lo pretendono e, ancor di più, la tranquillità e la indifferenza con cui gli automobilisti subiscono tale violenza.

Pensierino della sera…
Nel 1500 Cortez, Pizzarro e gli altri portarono contemporaneamente la civiltà ed una religione… A distanza di oltre 500 anni, che fine ha fatto in Mexico la cultura locale? Azteca, Maya e degli altri popoli precolombiani? Il meticciato, così diffuso non risulta una risposta “ideologica”, ma pratica, nè si può accettare la pragmatica ed ipocrita considerazione che nella Storia messicana non ci sono vincitori, né perdenti, ma solo la costruzione di un “nuovo Mexico”.

Nessun commento:

Posta un commento