Yucatan e Chiapas
La
penisola dello Yucatan è ormai una meta del turismo mondiale e si nota; (non a caso ci sono almeno 3
aeroporti a pochi Km di distanza l’uno dall’altro) con la presenza di belle
spiagge molto frequentate e siti precolombiani molto importanti come Chicken Itza
e Palenque
ulteriore
interessante sito archeologico precolombiano, di antichissima data immerso
nella foresta tropicale (ma lo era anche anticamente?) pieno di fascino e
caratterizzato dalla massiccia presenza di venditori all’interno dei sentieri
percorsi… è sintomo di invasione e quindi da considerare negativo oppure
diventa una colorazione delle grigie pietre?
Mercanzie colorate
è la
città piu importante ma non capitale del Chiapas
cittadina
con un interessante e grazioso centro storico e in cui si respira una bella
atmosfera.
Molto
caratteristiche le donne di popolazioni locali che invadono letteralmente il
centro storico vendendo di tutto, con un nugolo di marmocchi appresso (se molto
piccoli, addirittura a loro appesi con coloratissimi mantelli) che svolgono
contemporaneamente il ruolo di venditrici e di madri.
Assistiamo
anche ad un emozionante spettacolo teatrale Pakal
ambientato a Palenque in epoca precolombiana, molto coinvolgente e con un uso
molto attento di tecnologia digitale, con video, testi sovraimpressi, musiche
ed attori recitanti con il proprio corpo in modo coinvolgente, si potrebbe dire
in sintesi tecnologia al servizio della
rappresentazione corporea. Un omaggio al TEATRO e noi vogliamo omaggiare chi lo rende possibile.
Ma a San Cristobal la giornata non è ancora finita... un incontro come tanti altri che da casuali diventano
interessanti ed il viaggio così si arricchisce ulteriormente.
Siamo
fermati per un’intervista (in ambito scolastico) sull’interesse per i luoghi
turistici del Chiapas da tre studenti, Francisco, Javier e Rogelio Alejunaro,
del Colegio de Estudios Cientificos y
Tecnologicos del Estado de Chiapas, che si dimostrano molto attenti,
gentilissimi nel chiarirci alcuni termini che non comprendiamo e molto
professionali. Ci complimentiamo con
loro, (e li segnaliamo, ove ce ne fosse bisogno , ai loro insegnanti, e li
esortiamo a continuare la loro vita scolastica futura, con lo stesso impegno ed
interesse che hanno mostrato verso l’intervista. Ad majora !!.
QUASI UN POST SCRIPTUM....
Quando da Merida
arriviamo a Palenque con aereo più bus e per San Cristobal, percorriamo in
autobus la ruta maya, strada ricca di
vegetazione lussureggiante e varia a cui si contrappongono baracche e
costruzioni fatiscenti. I percorsi in bus sono blindati. Addirittura, le soste vengono effettuate in recinti
chiusi, in cui sono piccoli negozi di alimentari ed i bagni. Ma quello che ci ha colpito particolarmente è che
sulla ruta maya siamo bloccati da un gruppo di manifestanti contro la riforma
agraria, che bloccano entrambi i lati della strada con pezzi di legno in cui
sono conficcati chiodi, che spostano se decidono di farti passare.
In realtà
scopriamo poi che vogliono solo un passaggio, ma ci stupisce il modo violento
con cui lo pretendono e, ancor di più, la tranquillità e la indifferenza con
cui gli automobilisti subiscono tale violenza.
Pensierino
della sera…
Nel
1500 Cortez, Pizzarro e gli altri portarono contemporaneamente la civiltà ed
una religione… A distanza di oltre 500 anni, che fine ha fatto in Mexico la
cultura locale? Azteca, Maya e degli altri popoli precolombiani? Il meticciato, così diffuso non risulta una
risposta “ideologica”, ma pratica, nè si può accettare la pragmatica ed
ipocrita considerazione che nella Storia
messicana non ci sono vincitori, né perdenti, ma solo la costruzione di un
“nuovo Mexico”.
Nessun commento:
Posta un commento