La prima impressione è che esistano almeno due
città:
-una è quella
“urbanistica”, con monumenti modernissimi, che si affacciano su viali alberati
dove scorrono a grande velocità auto, bus e camion. Città “aerea” (e non solo
per la sua forma in pianta), luminosa, sfavillante, capitale di un “nuovo”
Brasile, che tende a scalare le classifiche mondiali. vissuta in un giorno da migliaia di persone, che vi lavorano
e che nel pomeriggio rientrano nei dintorni, ove abitano. Di conseguenza di
sera la città si svuota e sembra alle luci del tramonto e con le luci
artificiali una sorta di “cartolina” da ammirare, ma non molto facile da vivere.
Tra i tanti monumenti bellissimo l’interno della cattedrale, che lascia
stupefatti. Notevole anche la piazza dei tre poteri, con la particolare statua
della giustizia al palazzo di Giustizia.
La
città è nata negli anni ’60, in soli cinque anni, dalla enorme sete di
“grandeur” del Presidente Kubitschek che
voleva delocalizzare la capitale (Rio de Janeiro) all’interno del “sertao”
rispetto alla costa atlantica (idea inizialmente espressa dal Marchese di Pombal già nel '700) e dal desiderio di passare alla storia
dell’urbanistica dell’architetto LucioCosta.
OscarNiemeyer è l’architetto cui si devono
alcuni tra i monumenti maggiormente significativi.Dal punto di vista architettonico è veramente una città particolare; dal punto di vista urbanistico si deve dire che è una città con una sua concezione degli usi degli spazi, ma non è una città a misura di uomo, essendo concepita per una persona-automobile (una sorta di centauro uomo/cavallo di epoca moderna) perchè altrimenti non la puoi facilmente attraversare... ma è questo il mondo che vogliamo?
- l’altra città è formata dalle persone piene di
voglia di vivere, musicali, casiniste e socievoli, che in maggioranza, qui vivono
alcune ore della propria giornata per poi dileguarsi con metropolitana, bus ed
automobili, fuggendo dalla costosissima capitale (come ci hanno rapidamente
illustrato, Lucio e Francesco, due giovani
e gentilissimi addetti dell’ufficio turistico nel vialone centrale di Brasilia,
che salutiamo). Per non parlare poi di quelli che trascorrono la loro settimana
lavorativa nella City, dormendo negli alberghi dislocati nelle 2 zone
alberghiere a Nord a Sud e raggiungendo
la loro famiglia nei weekend nelle tante città brasiliane… veri e propri
pendolari settimanali. Da questo punto di vista Brasilia non è stata capace di
divenire realmente città: forse i sogni di grandezza non sono quelli delle
persone più semplici…
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