21 agosto, eccoci nel nuovo continente, New York è certamente una delle attuali capitali del mondo e come tale si sente e vuole essere considerata. Milioni di persone transitano a Manatthan ogni giorno e le vedi dovunque, ognuno fa quello che fa, chi come se fosse in uno scafandro, chi convivendo e interagendo con gli altri. Si fanno incontri di tutti i colori… tutte le etnie del mondo sono qui, presenti contemporaneamente (ad Istanbul di transito, qui più stanziali). Città elegante e raffinata, sporca e linda, disperata e futurista, luminosa ed oscura… è proprio la grande mela. La città è molto costosa, ma si trovano anche soluzioni economiche in ostelli, pizzerie al trancio, negozietti, altrimenti la mole di disperati che vive con le sole elemosine non riuscirebbe a sopravvivere, ed invece ci riesce…
Visita
d’obbligo ad Ellis Island, ove arrivavano gli emigranti di tutto il Mondo prima
di essere accettati dalla grande madre America. Vi sono locali per visite
mediche, per accertamenti psicologici, verifiche politiche; il riferimento ai
giorni d’oggi con le problematiche relative ai migranti, è d’obbligo.
Anche
mio nonno paterno Raffaele giunse qui per lavoro, nel maggio 1902, dopo un
viaggio in mare di 15 giorni sulla motonave Roma, ed abitò in Mulberry Street
per alcuni anni. Poi ritornò al paese e successivamente ritornò in America per
altri 10 anni, penso verso il 1910. E certamente anche qui transitò Felice
Paone calabrese, zio di mia madre, che qui sposò ed ebbe come figlia Florence madre
di Charles Orlando, che incontreremo prima di partire per il Messico.
Naturalmente,
poiché già abbiamo visitato e raccontato di New York nel 2009 vedi il relativo blog, non la raccontiamo di nuovo.
Leggo, penso, mi emoziono. Posti nuovi, persone nuove, mondi nuovi, quante riscoperte. Arricchito cammino dentro colori e profumi nuovi che l'essere vividamente assorbe... Il mio bagaglio pian piano si alleggerisce e si appesantisce di nuove esperienze. È questo ed altro uno dei motivi più esortanti a spingere gli uomini della conoscenza verso dimensioni nuove e contraddittorie. W gl'Avi! W i Nonni
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