Eccoci
in Messico, confinante a Nord con gli USA…
la Storia mette vicini due stati che sembrano in
contrapposizione tra loro per tutto. Ricordiamo l’esistenza del MURO di
separazione che contrassegna il confine tra USA e Mexico per evitare
l’immigrazione clandestina che comunque imperversa sotto l’ombrello
“protettivo” della malavita che qui, come altrove, la fa da padrone e signore,
ricordando come la corruzione sia uno dei problemi maggiori di questa, a volte
enigmatica, realtà. Non a caso, infatti, gli alberghi sono pieni di
raccomandazioni per i turisti e il centro storico è letteralmente presidiato
dalla polizia, che è, a tutte le ore, ad ogni angolo di strada. Il che in
genere significa che lo stato non riesce a garantire la sicurezza in tutta la
città, ed allora la garantisce in modo capillare solo in alcune zone, il resto
è “terra di nessuno”.
Mexico
City è una città sempre “in movimento”, rappresenta infatti uno degli
agglomerati umani più numerosi del mondo (sembra di oltre 20 milioni di
abitanti, più di New York, Tokyo, Londra, Shanghai, tanto per capirci). Si
trova ad oltre 2000 m
slm e questo (sembra) aiuta il diradarsi dello smog, procurato da un traffico
incredibile, chiassoso, lentissimo nelle ore di “punta”, anche se a noi non è
sembrato del tutto vero.
La
città è dotata di un interessante centro storico con edifici coloniali e
post(?)coloniali. Chiese, palazzi, strade, angoli, mura, tutto sembra costruito
dopo il fatidico agosto 1521 quando Hernan Cortes con le sue truppe sconfisse
definitivamente i nativi, gli aztechi, e da allora, come recita ipocritamente
una lapide nel centro storico, “nacque il Mexico di oggi, senza vincitori, ne
sconfitti”! Naturalmente questo significa che gli “invasori” fecero “tabula
rasa” delle precedenti testimonianze culturali (quindi non solo edifici) cosa
che i”civilissimi” invasori europei hanno fatto in maniera egregia in quasi
tutto il Mondo.
Sono
con noi Salvatore e Rosetta, viaggiatori anche loro e un pò come noi, pazzi,
che condividono alcuni giorni con noi, e la loro amica messicana Carmen molto
affettuosa e veramente amica-guida.
In
Mexico City abbiamo visitato lo Zocalo, piazza centrale con Cattedrale
e con il
Palazzo Presidenziale (un connubio tra i poteri secolare e temporale è molto diffuso qui in Mexico),
il Campus dell’Università con alcuni interessanti
murales, le strade del Centro storico (Patrimonio Unesco) molto trafficato.
Poi in
due giorni con un tour-taxi siamo stati a visitare:
il Santuario della Virgen de Guadalupe (uno dei Santuari più amati dai fedeli in tutta l’America Latina)
- Tlatelolco
o Plaza de le tres Cultures luogo importante per la storia del Messico: quivi
ebbe luogo l'ultima e decisiva battaglia degli invasori spagnoli al comando di
Hernan Cortez contro i mexica il 13
agosto 1521 e il 3 ottobre 1968 vi fu un massacro, ad opera delle cosiddette
forze dell’ordine, di oltre 400 persone, studenti e lavoratori che protestavano
in occasione delle imminenti Olimpiadi messicane.
- Coyoacan
affascinante quartiere cultura ove oltre a gironzolare abbiamo visitato la casa-museo
di Frida Khalo artista sfortunata quanto brillante
- Teotihuacan, un importantissimo sito archeologico precolombiano (città che nel suo massimo splendore fu la più popolata del continente americano) con la Piramide del Sole, la Piramide della Luna e il
cosidetto Viale dei Morti
- il
Museo di Antropologia uno degli strumenti per capire il Messico di ieri ove è conservato anche la Pietra swl Sol con il calendario Azteco
- una
cooperativa dedita alla produzione di artefatti artigianali, dai liquori ai
tessuti, alla lavorazione delle pietre, alle famose pitturazioni su cortecce
d’albero.
Abbiamo
visto e ascoltato una delle tipiche tradizioni musicali: i mariachi, che, dietro compenso pattuito dopo contrattazione, vestiti
con cappelli e abiti eleganti, suonano e cantano le ballate romantiche in voga
dopo l’indipendenza del Messico.
Abbiamo anche assistito al teatro del
complesso Belles Artes.ad uno spettacolo folkloristico di balli e canti molto
interessante e vario, fatto molto bene.
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