I sessantenni di oggi, quando
pensano alla Cina, evocano immagini in bianco e nero delle città cinesi
pullulanti di biciclette, magari sotto l’ombrello rassicurante dei ritratti del
presidente Mao Tse Tung e Ciu En Lai. Immagini
non reali, di un passato ormai lontano. I nonni di oggi ed i poveri usano
ancora la bicicletta, ma le diverse città cinesi sono affollatissime di scooters che sfrecciano da tutte le
parti incuranti di semafori, strisce pedonali e presunti compiacenti Vigili
Urbani, che in qualche modo “tutelano” la legge del più forte, che sembra
essere un valore dominante nella odierna società cinese (popolazione e governo),
alla faccia della filosofia confuciana
e del rispetto dei diritti delle persone.
Nessun commento:
Posta un commento