Uno
degli appuntamenti più significativi di questo Around the World; to Knowledge, Rights. Peace è quello con le Madres de Plaza de Mayo.
“Madres origen de vida, como l’agua”
sostiene un antico detto argentino.
Se
riflettiamo a quanto fatto dalla Madres de
Plaza de Mayo a partire dal 30 aprile 1977 quando sfidarono in piazza
faccia a faccia, per la prima volta, la dittatura militare argentina, per
l’affermazione dei diritti umani, possiamo
certamente assurgere questo movimento
ad emblema, riferimento per tutti quelli che nel Mondo si battono ed esigono
il rispetto dei propri diritti.Hanno anche un Sito Web
Siamo
entrati nella loro sede-libreria con molto rispetto ma ci siamo subito trovati
a nostro agio tra i volumi della
biblioteca e tra foto e manifesti dei rivoluzionari non violenti della
Storia: M.L. King, Mandela, Gandhi, Biko, e tanti altri .
Ci
ha ricevuti la
Vicepresidente del Movimento, un’arzilla signora molto lucida
ed interessata che ci ha ripetuto e sottolineato come
- la loro lotta era ed è contro le impunità e tesa ad ottenere il carcere per i responsabili del genocidio
- la loro lotta era ed è contro le impunità e tesa ad ottenere il carcere per i responsabili del genocidio
-
non accettano che si metta un prezzo alla vita
-
chiedono la libertà di tutti i combattenti di
tutta l’America Latina
-
la privazione del lavoro è un crimine
-
la lotta dei popoli del Mondo è la stessa loro
lotta
-
non votano né accettano candidature politiche
Alla
fine dell’incontro la firma sulla bandiera della Pace e qualche foto ricordo.
Nell’incontro
è stato sottolineata l’importanza del lavoro con i giovani (soprattutto con
quelli con diversi tipi di difficoltà) nelle scuole e di come il Movimento delle
Madres può rappresentare un forte
esempio, un modello di riferimento per una maturazione democratica delle nuove
generazioni di tutto il Mondo..
La
lotta delle Madres continua anche
oggi
“Sappiamo che i nostri figli non sono morti;
vivono nella lotta, i loro sogni nel desiderio rivoluzionario di altri giovani.
Noi Madres del Plaza de Mayo incontriamo i nostri figli in ogni uomo o donna
che si ribellano per liberare il loro popolo. I 30.000 desaparecidos vivono in
ognuno che cede la sua vita perché altri vivano…”