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venerdì 17 ottobre 2014

Ushuaia, regina della "Fin del Mundo"


Arrivarci in aereo deve essere tutta un’altra cosa… una comoda passeggiata in taxi dall’aeroporto internazionale (costruzione in legno molto interessante, naturalmente, come tutto qui, il più a Sud del Mondo) e poi, vai!, sei giunto in 4 e 4, 8!

Conquistartela, invece, poco alla volta, insieme ai tuoi semistravolti pazzi compagni di viaggio, in auto, con determinazione, volontà, senso dell’ignoto, tra vento, buio e neve, sul Passo Garibaldi, allora, se puote dire… vale veramente il viaggio. Ed eccoci così giunti alla Fin del Mundo, ed all’ultima tappa di questo viaggio argentino, aspettandoci di trovare una cittadina modesta, piccola, probabilmente non ricca. 
Appena scorgiamo tra le nebbie, le luci di Ushuaia, capiamo, ancora una volta, gli errori che si compiono con pregiudizi ed essendo un po’ prevenuti.
Molti italiani, spinti dalla necessità di un lavoro, raggiunsero la città più a sud del mondo via mare, con la nave Genova,

nel 1948-1949, lavoratori della impresa Borsari, che vinse un appalto del governo peronista di allora che voleva trasformare questo piccolo infreddolito borgo in una cittadina-avamposto per sottolineare la presenza argentina nelle terre semiantartiche, al confine con il Cile. 

 

Nel giro di alcuni anni, costruirono infrastrutture moderne (case, ferrovie, strade, etc..) contribuendo al suo sviluppo contribuendo a darle il volto di oggi: cittadina abbastanza moderna, con un alto tenore di vita medio (esistono comunque le periferie povere), meta di un discreto turismo internazionale, con una intensa vita culturale e con ben tre casino! E’ una città che si lascia scoprire poco a poco e che, per il paesaggio e il clima, per le montagne innevate che arrivano al mare (qui le Ande si infilano nel mare antartico), per il forte ed implacabile vento che la fa da padrone, con il termometro quasi sempre al di sotto dello zero e per la maggior parte del tipo di costruzioni, si potrebbe definire una città di alta montagna sul mare.
Ha bei panorami e suggestivi scorci, strade quasi tutte in salita e discesa, un bel porto, spesso non navigabile, che si affaccia sul Canale di Beagle, con diverse isolette, dove si vedono tantissimi cormorani e alcuni leoni marini; in una c’è un famoso faro, il punto più a Sud toccato dalla nostra “banda dei 4.
Ci siamo resi conto che non è facile navigare il canale di Beagle: all’improvviso cambia il tempo (gli abitanti dicono che in un giorno si alternano tutte le quattro stagioni, e possiamo assicurare che è vero!), il vento si intensifica e la gita in catamarano si trasforma in un vero giro di giostra, non breve, sulle montagne russe…Essendo capitati nel 130 anniversario della fondazione di Ushuaia, abbiamo assistito anche ad uno spettacolo a mare di fuochi pirotecnici, e la mattina di domenica 12 ottobre ad una lunga sfilata di rappresentanti della città operosa, Scuole, Università, Istituzioni, Associazioni sportive e non, tra cui quelle rappresentanti gli stranieri residenti. Tra queste, naturalmente, ha sfilato l’associazione degli Italiani di Ushuaia, (molto rispettata anche perché qui italiano è sinonimo di lavoratore onesto, serio, leale, qualità non sempre comuni ad altre rappresentative) di cui abbiamo conosciuto la Presidente Maria Pontoni (venuta qui da bambina, con i suoi genitori nel 1948) ed il Vicepresidente Enrique Marotta, che gentilmente ci hanno poi ricevuto nella sede dell’Associazione, ci siamo fatti foto ricordo con la bandiera della pace e lasciati con l’ipotesi di una collaborazione per il progetto della WeBottega to the Peace.
Una sera, poi, nell’ambito di una annuale stagione musicale, abbiamo assistito ad un bellissimo ed interessantissimo concerto per pianoforte, Tenore, Soprano e Coro della Fin del Mundo, con arie di opere europee e sul finale sia il brindisi della Traviata (interamente già ascoltata in Islanda ad Akureyri al Circolo Polare Artico, e quindi BINGO! Da Nord A sud, dall’Islanda alla Terra de Fuego, l’opera italiana riscalda i cuori !!!)
Ma non finisce qui! La regina ci concede magicamente l’ascolto di O Sole Mio, incredibile emozione sentirla a così grande distanza da Napoli! Che vuoi di più dalla Vita?
Semplice, continuare il nostro viaggio verso Ovest, alla ricerca di Nuove Sensazioni!
 

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