Nel
nostro viaggio abbiamo incontrato diverse situazioni un po’ anomale, considerato
che ci troviamo nel XXI secolo. Siamo andati sul pianeta Marte e ci troviamo
ancora in presenza di forti retaggi di epoca coloniale, in cui le situazioni
più abnormi incontrate ci sembrano:
Isole
Malvinas a 100 Km dall’Argentina e a
migliaia dall’Inghilterra, sotto il dominio britannico
isola di
Pasqua (rosa separada come
scrisse Neruda) a 3700 Km
dal Ci
questa Polinesia…che
di francese non ha proprio nulla, se non, diciamo la verità, la OCCUPAZIONE oltre la
lingua (naturalmente imposta anche se parlata con disinvoltura dalla
popolazione locale) e al gentilissimo omaggio degli esperimenti nucleari nel
secolo scorso….
La Polinesia francese comprende 120 isole e atolli,
ripartiti in cinque arcipelaghi, nel mezzo dell’Oceano Pacifico. Attualmente,
il 70% della popolazione vive tra due isole: Tahiti e Moonrea.
L’isola
di Tahiti è molto verde, ha una vegetazione (tropicale e non) rigogliosa e lussureggiante:
palme altissime; alberi secolari, con fusti incredibili; piante con bellissimi
fiori di vari colori.
E’ un incredibile giardino che si affaccia sull’oceano. La
vegetazione è talmente ricca e varia che suscita emozione e sorpresa.
Spiagge bianchissime (si vende addirittura sabbia in sacchi ) con annesse barriere coralline che abbiamo incontrato lungo un giro in auto dell isola.
Vi sono
anche dei giardini d’acqua, varie
cascate e, naturalmente, molte spiagge di sabbia chiara (che addirittura si
vende in sacchi in mezzo alla strada) e baie con acque del tutto trasparenti e
cristalline, oltre la barriera corallina visibile in tanti specchi d’acqua.
Commozione
davanti al monumento in ricordo delle vittime degli esperimenti nucleari
francesi del secolo scorso negli atolli polinesiani.
E la nostra bandiera della
Pace ha sventolato contro le violenze di tutti i governi…
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