Translate

giovedì 23 ottobre 2014

Rapa Nui

Un'altra meta importante di questo viaggio è certamente rappresentata dall’isola di Pasqua (Rapa Nui) , l’isola più isolata del mondo (3700 Km dalle coste cilene e circa 4000 da Tahiti, Polinesia), tanto che i suoi abitanti hanno creduto per secoli, non avendo visto altri esseri umani, di essere gli unici terrestri rimasti in vita, dopo la fine del mondo.


E’ grande 4 volte l’isola di Ischia ed anche un’isola misteriosa, in quanto (grazie al lavoro certosino di tanti missionari ostili alla conoscenza, che, per timore di una scarsa adesione dei nativi alla religione cattolica, hanno fatto scomparire tracce importanti della storia di questo popolo) esistono poche testimonianze scritte sul passato, tranne qualche tavoletta di legno, custodita nel locale attrezzato museo, con incisioni di simboli di antica scrittura (rongorongo), tanto pochi da non permettere di risalire alla Storia di questo popolo. 

Sulle famosissime testimonianze archeologiche, i Moai, ci sono più ipotesi, fatte dagli storici e dagli archeologi, e tutte alimentano i misteri che rendono più interessante e più intrigante la sua conoscenza. E’ un’isola vulcanica, verde e rigogliosa in alcune sue parti, ricca di cale con rocce vulcaniche che arrivano all’oceano, le cui acque sono di un azzurro intenso, tendente al turchese in alcuni punti. Ha un’unica spiaggia di sabbia bianca Anakena, alla quale approdarono per la prima volta gli europei (l'olandese Jakob Roggeveen) il giorno di Pasqua del 1722. E, naturalmente, ha sparsi sul territorio e in posizioni diverse: eretti, stesi, inclinati, gruppi di Moai, statue scolpite direttamente sul posto, nella roccia lavica trasportate e poste, in genere,  con le spalle al mare. La visione di queste statue che si ergono quasi a protezione dal mare affascina lo spettatore  e diviene ancora più coinvolgente all’alba e al tramonto.



Particolari sono state le visite a:
- vulcano e cratere di Ranu Raraku, dal quale sono stati "estratti " quasi tutti i moai ed altri se ne trovano ancora "in cantiere",

- la pietra magica cosiddetta ombelico del mondo dotata di forti caratteristiche magnetiche (le bussole accostate ad essa impazziscono) 

- alcune grotte scavate dal mare con alcune antiche pitture rupestri

Anche le visite al la città sacra di Orongo sulla sommità del Ranu Kao uno dei tre 

vulcani dell’isola, tra il  cratere ed il mare con le isolette (Moto Nui) sullo sfondo (luogo simbolico destinato alla gara per la scelta annuale dell’uomo-passero (o uccello) restano nel ricordo tra il rumore del vento e quello del mare.

Siamo stati ospiti di Ana Maria, storica della cultura dell’isola e a suo tempo insegnante, e Bene, scultore della pietra e del legno, che già avevano ospitato 4 anni fa Lanfranco nel loro hostal con annessa interessantissima galleria d’arte, ove sono esposte tra le altre sia sculture opere di Bene che della stessa Ana Maria (autrice tra l’altro di diversi libri, anche per ragazzi, sulla cultura Rapa Nui).

 Alle volte vedi la cominazione! Vicini di stanza due ragazzi svizzeri che stanno effettuando il loro Tour du Mond ... ecco il loro blog     

E questa la foto ricordo


E questa è la galleria d'Arte di Bene e Ana Maria


Interessanti poi gli incontri (che si sono potuti organizzare grazie all'interessamento di Ana Maria Arendono) con  3 diversi tipi di scuole;
- Colegio San Sebastian, scuola posta in mezzo al verde nel centro della cittadina di Hanga Roa (unico agglomerato) per ragazzi da 4 a 18 anni circa

- scuola privata (organizzata dai genitori) ispirata a Maria Montessori per una diecina di ragazzi di 9-12 anni, molto significativa sia per la metodologia scelta dai genitori, sia perché sperimenta la possibilità di privati di farsi da sé la scuola con opportuni successivi momenti di innesto ed aggancio con la scuola pubblica. In questa “scuola” molte similitudini con la pedagogia Freinet.





- scuola Aldea Educativa, alla periferia Nord di Hanga Roa posta nell’ex lebbrosario, molto attraente per la localizzazione e le attrezzature sempre immerse nel verde (inizialmente nessuno voleva andarci, date le origini, ma poi divenuta ambita dai giovani), per ragazzi di 12-18 anni, a vocazione turistica e agricola, con diversi laboratori artistici (ci ha colpiti soprattutto quello cosiddetto di cultura con opere in legno, una sorta di Bottega artistica che punta (come nella nostra metodologia della Bottega) all’empowerment della creatività degli studenti partendo dal metodo socratico o maieutica).

In tutte e tre le scuole incontro con direttori, insegnanti, alunni e foto con la bandiera della Pace a suggellare l’incontro e la volontà di procedere nella collaborazione internazionale tra scuole di differenti countries.  
Andando via verso la Polinesia, un pezzetto del cuore, probabilmente resta qui….in questa isolata isola del Pacifico.

Nessun commento:

Posta un commento