vedi i cibi, senti rumori ed odori
che non fanno parte di te, sei magari con uno zaino sulle spalle (senza saperlo
appartieni alla categoria dei backpackers),
ti fermi e ti guardi in giro… ed è in quel momento che, tirando un sospiro
forte, ti senti libero e ti senti a
“casa” ! magari a 20mila km dalla “tua” …
e mentre assapori e gusti questa
sensazione e forse anche consapevolezza, qualcuno accanto a te, di cui non ti
sei nemmeno reso conto, così assorto nei tuoi pensieri, si avvicina e ti chiede
qualcosa e tu, senza nemmeno accorgertene, rispondi nella “sua” lingua e
gli fai anche un commento scherzoso, trasmettendogli allegria e gioia di vivere, cosi come
se tu stessi nella tua Spaccanapoli....
Ecco, questo forse significa
sentirsi “cittadini del mondo” , e chissà forse, un giorno, lo
diventiamo davvero tutti…
Hai ragione ma si è "cittadini del mondo" se si è disposti a viaggiare non colo con la curiosità ma ...con il cuore aperto. Intendo non solo pronti a stupirsi per i nuovi paesaggi, i colori e le tradizioni diverse ma "con il sorriso" che dica "io non sono di questo paese ma sono come te. accoglimi come amico, mostrami come è la gente, fatti conoscere...io ti mostrerò come sono io e la mia gente.." Troppo romantico, vero? Questo atteggiamento, nell'approccio, si percepisce. L'ho sperimentato. E sono certa che è la stessa "mappa" che segui tu!
RispondiElimina