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lunedì 1 dicembre 2014

Cittadini del Mondo

Sei in una piazza, in una strada, in un paese dove non sei mai stato prima, guardi la gente, gli edifici, come si svolge la vita intorno a te, senti suoni e parole non tue, che non ti appartengono, eppure ti senti a tuo agio;

vedi i cibi, senti rumori ed odori che non fanno parte di te, sei magari con uno zaino sulle spalle (senza saperlo appartieni alla categoria dei backpackers), ti fermi e ti guardi in giro… ed è in quel momento che, tirando un sospiro forte, ti senti libero e ti senti a “casa” ! magari a 20mila km dalla “tua” … 

e mentre assapori e gusti questa sensazione e forse anche consapevolezza, qualcuno accanto a te, di cui non ti sei nemmeno reso conto, così assorto nei tuoi pensieri, si avvicina e ti chiede qualcosa e tu, senza nemmeno accorgertene, rispondi nella “sua” lingua e gli fai anche un commento scherzoso, trasmettendogli allegria e gioia di vivere, cosi come se tu stessi nella tua Spaccanapoli....

Ecco, questo forse significa sentirsi “cittadini del mondo” , e chissà forse, un giorno, lo diventiamo davvero tutti…

1 commento:

  1. Hai ragione ma si è "cittadini del mondo" se si è disposti a viaggiare non colo con la curiosità ma ...con il cuore aperto. Intendo non solo pronti a stupirsi per i nuovi paesaggi, i colori e le tradizioni diverse ma "con il sorriso" che dica "io non sono di questo paese ma sono come te. accoglimi come amico, mostrami come è la gente, fatti conoscere...io ti mostrerò come sono io e la mia gente.." Troppo romantico, vero? Questo atteggiamento, nell'approccio, si percepisce. L'ho sperimentato. E sono certa che è la stessa "mappa" che segui tu!

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